La fredda contabilità della guerra parla di più di mille morti nella Striscia: civili, miliziani, ma in fondo è difficile fare una distinzione perché contro truppe, aerei, elicotteri e carri armati israeliani, non si è battuto un esercito regolare bensì chi, in un popolo afflitto dalle privazioni dell’embargo, ha avuto la forza di farlo, ritrovandosi poi più che altro impegnato a scavare tra le macerie in cerca di vittime.
Eppure è stata Hamas a violare la tregua coi lanci di missili da Gaza verso le città israeliane, motivo per cui la reazione di Gerusalemme andrebbe giustificata, e di certo quest’ultima non ha colpa se, nel tentativo di annichilire gli integralisti, colpisce dei civili, dal momento che i primi si mescolano tra le case e le vie di Gaza con i cittadini innocenti: sappiamo bene che la tragicità di ogni conflitto sta proprio nelle sofferenze che devono patire popolazioni che, delle guerre volute dai rispettivi rappresentanti governativi, il più delle volte farebbero volentieri a meno. In questo caso però il dubbio torna: e se civili e integralisti fossero le stesse persone, o comunque vivessero sotto gli stessi tetti per veri legami di sangue? Allora la scelta di rompere la tregua sarebbe una follia, un’inspiegabile forma di autolesionismo collettivo dettata da quel fondamentalismo islamico che alimenta le organizzazioni terroristiche che scuotono il mondo in nome della jihad.
Probabilmente anche in virtù di simili considerazioni, oggi Ban ki-moon, attuale segretario dell’ONU, colpevole di avere fatto dietrofront dopo un timido tentativo di intervento, ha affermato che la reazione israeliana è stata “eccessiva”, ma è allora doveroso chiedersi per quale motivo non sia stata fermata, o per lo meno mitigata, se ha suscitato lo sdegno anche delle Nazioni Unite.
Sarà pure il solito ritornello, ma considerato quello che sta accadendo e vista la reazione del mondo, come non ci si può chiedere, ancora una volta, fin dove arrivino i tentacoli di quelle lobby di potere economico e politico che fanno capo a Gerusalemme?
Detto ciò diventa più facile capire con quanta facilità la forza del fronte “pro-Israele”, sia stata in grado di garantire carta bianca nell’operazione Piombo Fuso.
Notizie dell’ultima ora affermerebbero che Hamas ha accettato una tregua: se è vero che di solito cede il cattivo allora abbiamo vinto, siamo noi i buoni…e quindi possiamo dormire tranquilli.
PM81