LE DUE VELOCITA'


SI PARLA DI POLITICA, NAZIONALE O LOCALE, IN
MANIERA SATIRICA O SERIOSA.
SI CERCA DI NON
OFFENDERE NESSUNO E SE CAPITA CE NE SCUSIAMO SIN DA SUBITO.

OGNI VOSTRO COMMENTO E' GRADITO.

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mercoledì 27 agosto 2008

THE END OF THE GALLERY...

"Siamo fuori dal tunnel... del divertimento... Siamo fuori dal tunnel... del divertimento..."
Nel senso che, come dice il titolo del thread è finalmente arrivata la fine della galleria.


Sembra proprio che il "rapper de noialtri" Caparezza, già nel 2003, sapesse cosa poteva succedere a Cittadella cinque anni più tardi.

Lui usciva dal tunnel del divertimento, come noi oggi rivediamo la luce fuori dalla galleria...


Non solo...
Sembrava quasi che sapesse anche come ci sentiamo noi, ora che il tunnel del divertimento è arrivato al capolinea, quando diceva alla seconda strofa della sua famosa canzone:

"Quando esco di casa e mi annoio sono molto contento. Quando esco di casa e mi annoio sono molto più contento..."


L'abbiamo detto all'epoca dei tempi bui, quando nel bel mezzo della galleria non riuscivamo a vedere nemmeno un barlume di luce...
Quando ci annoiamo seduti ad un tavolo di un bar da ombre con i nostri amici siamo molto più contenti!

Fine della giostra!
Le impervie montagne ed i loro antipatici tornanti sono alle spalle, si spera, poichè a gestire la galleria di Cittadella arriva un'altra pattuglia.
Siamo sicuri che il nuovo che avanza non potrà mai emulare fino in fondo il vecchio che sloggia, impareggiabile nel mancare di rispetto ai cittadini, alle istituzioni e nel non adeguarsi a qualsiasi forma di regola.

In questi giorni abbiamo saputo tutto, o quasi, dai giornali, ma una cosa ci è rimasta impressa...
Chi dobbiamo ascoltare... Dottor Jeckyll o Mr. Hide?
Si... proprio così... due anime completamente distinte sono appannaggio di dichiarazioni contrastanti.

Ma allora...
Sei contento di aver fatto un buon lavoro e di aver tirato su proprio un bel localino accogliente e soprattutto fashion piuttosto che trendy.
Sei soddisfatto di aver raggiunto il tuo obiettivo di lanciare un nuovo locale con tutta la tua esperienza e doviziosa meticolosità...


O sei astioso perchè devi andare via quando gli affari andavano a gonfie vele, considerando che avevi fatto una discoteca in pieno centro storico di Cittadella e avevi trovato la gallina dalle uova d'oro a discapito di qualche malcapitato rompicoglioni, che ha avuto solo l'ardire di denunciare la sua obbligata insonnia, senza nemmeno urlare più di tanto...


A voi la sentenza.
Di seguito gli articoli de Il Gazzettino e de Il Mattino con Dottor Jeckyll e Mr. Hide a confronto.

E non si può non notare che anche il cantautore romano Daniele Silvestri sapesse sin dal 1995 da chi e come sarebbe stata gestita questa vicenda:
Di seguito, infatti, riportiamo il testo integrale della canzone L'uomo col megafono

"L'uomo col megafono parlava parlava parlava di cose importanti, purtroppo i passanti, passando distratti, a tratti soltanto sembravano ascoltare il suo monologo, ma l'uomo col megafono credeva nei propri argomenti e per questo andava avanti, ignorando i continui commenti di chi lo prendeva per matto... però il fatto è che lui... soffriva... lui soffriva... davvero...
L'uomo col megafono cercava, sperava, tentava di bucare il cemento e gridava nel vento parole di avvertimento e di lotta, ma intanto la voce era rotta e la tosse allungava i silenzi, sembrava che fosse questione di pochi momenti, ma invece di nuovo la voce tornava, la voce tornava...

Compagni! Amici! Uniamo le voci! Giustizia! Progresso! Adesso! Adesso!

L'uomo e il suo megafono sembravano staccati dal mondo, lui così magro, profondo e ridicolo insieme, lo sguardo di un uomo a cui preme davvero qualcosa, e che grida un tormento reale, non per un esaurimento privato e banale, ma proprio per l'odio e l'amore, che danno colore e calore, colore e calore ma lui... soffriva... lui soffriva... davvero

Compagni! Amici! Uniamo le voci! Giustizia! Progresso! Adesso! Adesso!"


Come non dare ragione a Jim Morrison che più di trent'anni fa cantava...
"THIS IS THE END... MY ONLY FRIEND..."


FIAMMA VENETA

domenica 24 agosto 2008

LUGANO ADDIO...


E' ormai giunta al termine la gita fuori porta, alla quale un gruppo di 24 indefessi lavoratori, fulgidi esempi del popolo Veneto, sono stati stati costretti per il ferragosto a seguito di un premio quanto mai inaspettato, donato dal loro datore di lavoro che li considera ormai come dei figli.

Approfittando del fatto, infatti, che il ministro cattivo, era in ferie meritate a Jesolo in un appartamento in affitto senza aria condizionata e con i letti a castello, quel gran mecenate di rara generosità che considera l'azienda, soprattutto quella ospedaliera, come una grande famiglia, ha premiato i valorosi con un sostanzioso aumento di paga.

Cosa faremo con questo bel gruzzolo? Urlavano di gioia i ben capitati, dopo stenti e sacrifici durati un lungo e tormentato inverno!
A un certo punto i più hanno avuto un'idea...!

Un pullman venerdì 14 agosto 2008, partiva da Venezia...
Obiettivo? Lugano...
Amena località molto conosciuta per il suo splendido lago, le sue banche, i suoi istituti di credito, le sue finanziarie offshore...
Meta ambita da molti finanzieri incalliti sempre pronti ad esportar denaro e travel cheque.

Stavolta, però, niente alta finanza...
Gente di bassa cuna!
Eroi del Popolo!
Impavidi di fronte ad anni di sacrifici!

Il viaggio lo ha pagato papà a quel gruppo di formichine operaie molto volenterose e virtuose, che da ben otto mesi (e non due anni... come lo stesso noto imprenditore ha sottolineato più volte scagliandosi contro "la gogna mediatica senza precedenti per virulenza e scadente populismo" che si è aperta alla notizia) si fanno in quattro per portare avanti le aziende.

E loro che hanno alacremente lavorato per guadagnarsi questo tozzo di pane, hanno dimostrato anche di saper dove andare a portare il premio che il padrone gli ha riservato nella busta paga di agosto.
Del resto la cifra irrisoria di quarantamila euro a testa poneva il dubbio se valesse la pena andare in banca a portare spiccioli e farsi commiserare dal cassiere o se non dovesse essere considerata l'ipotesi di comprare un paio di scarpe nuove ai figli, una cartella dignitosa per la scuola...
Poi a settembre arrivano i libri... A fine mese le bollette, il mutuo della casa, la benzina... che costa sempre di più...
Difficile arrivare alla terza settimana, una quattordicesima inaspettata può far respirare molti dei nuovi poveri...

Loro, invece, che sono manager di spicco, hanno dimostrato ancora una volta tutto il loro valore!
D'altra parte è gente che si fa il culo dalla mattina alla sera per spendere al meglio il denaro pubblico!
Nulla importa se lo si sperpera...
Nella vita bisogna sapere anche spendere, non solo risparmiare, se no l'economia non gira!
E' indubbio che sono i maestri della spesa... considerando che alcune filiali dell'azienda di papà hanno passivi che si aggirano dai quaranta ai settanta milioni di euro...

L'idea è stata vincente!
Con il premio fedeltà, in tutto novecentosessantamila euro, finanziato dalla Regione Veneto, cantina vinicola di proprietà esclusiva del padre padrone Giancarlo, dove si può vendemmiare tutto l'anno a patto che alle libagioni presenzino sempre e solo i soliti noti, i nostri manager modello hanno potuto varcare la soglia di uno dei più famosi Istituti di Credito della città svizzera e riempire una misera cassetta di sicurezza contrattando investimenti da modesti rendimenti , ma, per tale motivo, sicuri.

Il futuro è meno oscuro se si usano i soldi con avveduta ragionevolezza.
Peccato che la gita sia già finita!
E' ora di tornare al duro e sacro lavoro e alla ricerca di nuova nobiltà di spirito.

Non disperate, però! Papà è generoso... A Natale si vedrà...

FIAMMA VENETA

venerdì 15 agosto 2008

DIARIO SEGRETO DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Piacere, mi chiamo Repubblica Italiana.

Sono nata il 2 giugno 1946, ho 62 anni portati malissimo, sono arrivata sostituendo una "ferocissima tirannia", perlomeno, io non sapevo niente di questa "ferocissima" tirannia, però siccome mi hanno detto che era "ferocissima” mi sono adeguata per un mio interesse personale, all'ideale dominante.

Fino all'età di 4 anni non capivo di chi ero, molti mi davano della "rossa", altri invece mi dichiaravano oramai in pasto a degli "Yankee", personaggini molto simpatici e pacifici che mi avevano sottratto dalle grinfie della "ferocissima tirannia"... E voglio puntualizzare che lo fecero per la libertà del popolo italiano, non di certo per indebitare tutta l'Europa ed avere ricavi economici!

Pensate che il mio presidente del consiglio De Gasperi, andò in visita da loro a chiedere una piccola somma di denaro per ricostruire ciò che la "feroce tirannia" aveva distrutto.. oppure.. no forse erano stati proprio gli "Yankee" a distruggere l'Italia, ma probabilmente mi sbaglio... si si, quasi sicuramente mi sbaglio.. dimenticate ciò che ho appena detto.

Comunque passati i primi anni in balia delle 2 potenze vincitrici del conflitto mondiale (si fa per dire "conflitto" alla fine tutti guadagnarono qualcosa), iniziarono degli scontri interni, si si proprio così, da una parte c'erano coloro che stavano con quelli che ci hanno liberato e indebitat.. uh scusate.. mentre dalla parte opposta c'erano quelli che volevano colonizzarci per farci dientare tutti uguali mettendo nei gulag gli oppositori.

Scudo crociato contro falce e martello, la sintesi di quegli anni.

Questo periodo conflittoso durò per molte decine di anni, pensate: colpi bassi, omicidi sospetti, ripicche, vendette, tutto per 2 stupidi ideali che avrebbero comunque perso di fronte ad un'accordo stipulato a Bretton Woods alla fine della guerra.. una piccola clausola che definiva un Nuovo Ordine Mondiale... ma questo non è importante, dimenticatelo.

Mi ricordo che ad un certo punto mi affiancarono un gruppo molto strano di persone, e ogni cosa che dicevano il giorno dopo avveniva!! Erano dei maghi!!

Il fondatore si chiamava Licio Gelli, affiancato da l'onnipresente Giulietto Andreotti (mio caro amico).

Un giorno mi fecero una proposta. Mi chiesero di attuare insieme a loro un progetto, che doveva gettare cattiva luce sulle ali estreme della politica, eliminandole definitivamente.

Così da un giorno all'altro mi sono ritrovata a gettare bombe in stazioni e banche, lanciare anarchici dalle finestre e creare scompiglio all'interno delle ali estreme della politica...

Naturalmente, quelli che in seguito dovevano essere indicati come copevoli dovevano fare parte rigorosamente dei gruppi estremi, così il gioco era fatto.. Uh, forse non dovevo dirlo, va bè diementicatelo...

L'odio cresceva in Italia, ma tutti ormai amavano la mia figura, a sinistra ero il raggiungimento del loro obbiettivo, a destra ero oramai stata accettata benvolentieri con la creazione dell'MSI!

Pensate un po che fino a qualche tempo fa si diceva che non andare a votare era irrispettoso, anche se io sapevo già che chiunque avesse vinto le elezioni, la storia sarebbe stata uguale!

Ad un certo punto della mia storia cadde un muro importante, quello di Berlino.

Il sogno rosso era finito, e io potevo finalmente abbracciare coloro che per primi mi hanno aiutato e i primi a cui abbiamo chiesto soccorso! I pacifici "Yankee"!

Questi distrussero la sporca cultura creata dalla "feroce tirannia", sostituendola con gomme da masticare, telefilm e videogiochi!

Non ci sono più obblighi, possiamo fare tutto quello che vogliamo, e oramai la politica è unilaterale! Gli unici che potranno vincere sono i moderati, che comunque sia daranno ragione ai "salvatori made in USA", quindi anche Licio e Giulio hanno vinto, e io sono felice per loro.

Ora però sono triste, non sono più considerata, tutti a riempirsi la bocca con "L'Unione Europea"...

Dai! Tanto lo sappiamo tutti che l'UE è creata solamente per poter forgiare un'unico governo che possa comandare tutti gli stati aderenti in maniera dittatoriale! Ah.. forse non lo sapevate, be dimenticatelo.

L'unico problema è che c'è ancora gente che non dimentica, loro "Non scordano", loro hanno memoria e hanno capito che la "feroce tirannia" non era poi così feroce e che i pacifici Yankee non erano intervenuti nel conflitto per esportare libertà... forse nemmeno questo ve lo dovevo dire, ma va bè...
DIMENTICATELO


(Tratto da "Il diaro segreto della Repubblica Italiana)
pubblicato sul sito http://nonscordo.blogspot.com/ da Double Markez

FIAMMA VENETA


martedì 12 agosto 2008

QUALE FUTURO PER L'OSPEDALE DI CITTADELLA?


Abbiamo letto in questi giorni sulla stampa locale di un'azienda ospedaliera ferma al palo.
Progetti e lavori fermi, riorganizzazione dei servizi in alto mare e carenze d'organico sempre più gravi.
Non a Napoli, ma nell'Alta padovana!
L'AULSS 15 attraversa una fase di profonda stagnazione...
Dopo anni di incessante programmazione si assiste alla paralisi dei piani di sviluppo e di ammodernamento dell'azienda.
Si rischia di vanificare un lavoro consolidato nel tempo e condiviso da tutti, politici e associazioni del territorio, mettendo a repentaglio il mantenimento e la crescita degli ospedali di Cittadella e Camposampiero.
L'Ospedale di Cittadella è di fatto bloccato anche dopo aver ottenuto più fondi dal piano di riparto regionale.
L'AUSSL 15 deve ripartire dal completamento delle opere avviate e dalle nuove progettazioni come la piastra servizi di Cittadella: l'appalto da circa 30 milioni per il nuovo Pronto soccorso e la Radiologia, già programmato per il 2007, non parte!
Fra le problematiche, inoltre, si scopre solo dalla stampa, quella della grave carenza d'organico, in particolare tra gli infermieri e gli operatori socio-sanitari, aggravate dai continui tagli ai trasferimenti regionali e dai blocchi delle assunzioni imposti dalle leggi Finanziarie.

"informazioni tratte da il Gazzettino, articolo di Barbara Turetta"

Eppure ad inizio anno il Circolo di Cittadella di Alleanza Nazionale così scriveva al Direttore Generale appena insediato Dott.Benazzi ed all'uscente Dott.Gonella:

"Con la presente, il direttivo del Circolo di Cittadella di Alleanza Nazionale, anticipando l’augurio di un buon lavoro al Direttore Generale recentemente insediatosi e ringraziando sentitamente per il lavoro svolto il Direttore Generale uscente, richiede alle S.S.V.V.Ill.me disponibilità ad intervenire, in qualità di relatori, ad un incontro pubblico da effettuarsi a breve, secondo le Vs. disponibilità di tempo, presumibilmente c/o la Torre di Malta di Cittadella (PD).

Sottolineiamo, innanzitutto, che l’incontro è pensato e diretto alla Cittadinanza, al di fuori di ogni sterile polemica o strumentalizzazione politica, che assolutamente non permetteremmo che possano esser perpetrate da alcun soggetto nell’occasione.

È obiettivo del Circolo di Cittadella di Alleanza Nazionale, invece, rendere un servizio di informazione sulle questioni generali e particolari dell’Azienda ULSS 15, portando i principali protagonisti del recente passato e del prossimo futuro dell’Azienda a parlare direttamente agli utenti della stessa, con lo scopo di non incorrere in errori di valutazione o presentazione, proponendo, quindi, i temi nel modo più corretto e qualificato possibile.

Certi che le ns. prerogative non possano trovare obiezioni dalla Vs. attenzione, auspicando che l’ipotesi qui paventata possa concretizzarsi attraverso la Vs. imprescindibile disponibilità, rimaniamo in attesa di cortese riscontro, al fine di poter affidare al moderatore della serata Ing.Luigi Sabatino l’organizzazione dell’evento, e porgiamo distinti saluti."

Attendiamo ancora una risposta...
Intanto 30 milioni di euro giacciono nelle casse della banca... mentre il Comune di Cittadella ha già eseguito la serie di opere di sua competenza.

Intanto si parla di crisi dell'Azienda Ospedaliera e soprattutto dell'ospedale di Cittadella...senza smentite ufficiali da parte della stessa Azienda.

Intanto i servizi arrancano anche in uno degli ospedali migliori del Veneto... e la situazione può solo peggiorare.


Tutti vogliamo il federalismo!

Ma nessuno vuole che Venezia si travesta da Roma!


FIAMMA VENETA

L'ITALIA... LA FARSA

Dopo un paio di giorni di giochi, guardo la Gazzetta dello Sport e vedo il medagliere..
Quattro medaglie per l’Italia..
Poi leggo meglio, tre per il Veneto ed una per il regno d’Italia... E penso, ma perche i Veneti indossano l’azzuro savoia?

Riprendo il libro di storia e ripenso al 'rinascimento italiano' e alla farsa Italia…
L'italia della finta democrazia, allora come oggi, dopo 139 anni di sfruttamento e ladrocini è ora di riprendersi la nostra identità.
Dopo essere stati lo splendore d'europa con la nostra Venetia, per mano di Austriaci, francesi e Savoia, in una truffa, che non si discosta per nulla dalla moderna politica, chiamata plebiscito, il Veneto e' stato annesso al regno d'italia.

Era il 1866 quando il Veneto venne preso dall’Italia, senza il volere dei Veneti, in una campagna politica fatta con terrore e ambiguità.
Cosi citavano le locandine:
" ..il SI .... lo si vota a fronte alta, sotto lo sguardo del sole, con la benedizione di Dio.... il NO ....con mano tremante, di nascosto, come chi commette un delitto..."

I nostri libri di storia ufficiali sostengono che " ...tutto si svolse con mirabile ordine e fra universali manifestazioni di gioia". (Achille Saitta, Storia Illustrata, mensile giugno 1966, Mondadori).
Basterebbe vedere la lapide "ricordo" con il numero (641.758) dei voti SI, posta nel Palazzo del Doge a Venezia.

Venezia con le sue province e Mantova aveva 2.500.000 Veneti (vedere il supplemento al n. 74 del 1866 del Giornale di Vicenza; L'Arena di Verona del 9 gennaio 1868; vedere La Gazzetta di Verona del 17 ottobre 1866; ma soprattutto leggere la Gazzetta di Venezia del 20 ottobre che riporta un anonimo trafiletto "Questa mattina in una camera dell'Albergo Europa si è fatta la cessione del Veneto")
Prima del plebiscito il Veneto era già "passato" dalla Francia all'Italia.
Illuminante il dialogo tratto da “Le elezioni comunali in villa” nelle quali Domenico Pittarini (non un austriacante, ma un membro liberale, perfino arrestato dagli austriaci) descrive i fatti tragicomici che caratterizzarono le "elezioni" post 1866.

Primo contadino: "Ciò, chi ghetu metesto ti sulle schede?"
Secondo contadino: "Mi gniente, me la ga consegnà el cursore scrite e tutto"
Primo contadino: "E anca mi isteso, manco fatiga"
Secondo contadino: "Manco secade"

Di dubbi che che sia stato un raggiro non ve ne sono:
Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel suo Gattopardo:
"Alla folla invisibile nelle tenebre annunziò che a Donnafugata il Plebiscito aveva dato questi risultati: Iscritti 515; votanti 512; Si 512, No zero. Eppure Ciccio Tumeo assicura: "Io, Eccellenza, avevo votato No. E quei porci in municipio s'inghiottono la mia opinione, la masticano e poi la cacano via trasformata come vogliono loro. Io ho detto nero e loro mi fanno dire bianco!".

Provate a chiedere allo stato i resoconti ed i dati di quelle “votazioni”, data tanta democrazia e purezza politica dovrebbero essere di facile consultazione, visto che da allora nessun altra guerra ha potuto modificare e cambiare i ducumenti.

Da allora i Veneti sono stati costretti a scoprire l’America, il Brasile, addirittura creando vere e proprie comunita venete.

Ma se per chi andava era doloroso, per chi restava, i nuovi italiani, cominciarono a conoscere le tasse sui raccolti e le direttive di coltivazione, essendo ridotti in una povertà tale che nè austriaci nè francesi c’erano riusciti in anni di guerre.
Ma nelle scuole gli approffondimenti di quel plebiscito vengono evitati, anzi viene imposto di parlare e scrivere in quel toscano addottato e bacchettati nel parlar dialetto o ancor peggio derisi e ridicolizzati.

Quella lingua, quel dialetto che era parlato in mezza Europa ed in buona parte del mediterraneo, in quella lingua veneta usata per stilare importanti trattati commerciali.
Ma tutti i Veneti si tolsero il cappello innanzi all’Italia?

NO! Ci fu una distruzione del patrimonio culturale e linguistico del Veneto, ancor ora alcuni registi, per far ridere la gente, mettono sempre nei loro film la serva tonta o il bellimbusto mona, calpestando identità e cultura.

Per secoli la repubblica marittima e stata punto di riferimento culturale e commerciale, non si deve permettere che tale passato venga tradotto solo in banale folclore, e per favore(!) si adoperi il termine “Veneto” e non più il vuoto “Nordest”.

L’amarezza del Veneto si sfogò in proverbi popolari:

Co’ san Marco comandava se disnava e se senava
Soto Franza, brava gente se disnava solamente
Soto Casa de Lorena non se disna e no se sena
Soto Casa de Savoia de magnar te ga voja!
(Giuseppe de Stefano-G.Antonio Palladini - Storia di Venezia 1797.1997 - vol II, pag 276, Supernova, Venezia, 1997).

Poi le variazioni:
"....e col Regno di Sardegna chi lo ha in tel cul se lo tegna!

Per non parlar di quel
"Viva Savoja! chè i n'à portà 'na fame troja"
(A. Moret, L'ultimo cantastorie, Vittorio Veneto, 1978)
(Dal battagliero giornale satirico Asino di Verona, ripubblicato dall'Arena di Verona, 5-8-98)

Senza tale imbroglio il Veneto o Reppubblica Veneziana, sarebbe come il Lussemburgo, libero in economia e felice di appartenere agli Stati Uniti d’Europa.

Invece dopo anni di sfruttamento del lavoro veneto lo stato si permette con i nostri soldi di regalar case ai delinquenti o rifugiati politici nel nostro territorio, alle aziende e lavoratori veneti lo stato chiede tasse per il lavoro svolto e tasse su un probabile lavoro futuro.

Mi trovo d’accordo con Berto Barbarani che in un passaggio della poesia dialettale "I va in Merica" scrive:
"Porca Italia - i bastemia- andemo via!"

A coloro che mi danno del secessionista ricordo che il regno d’Italia ha preso il Veneto con imbroglio e lo ha sfruttato, sappiamo quanto ha dato e quanto dà il Veneto allo Stato, ma quanto e cosa fa lo Stato per i cittadini veneti?

CANARINO FEROCE

VU' CUMPRA' CASA? NO GIA' DATA SINDACO!

LEGO HOUSE... LA STORIA DI UN SINDACO, DI UN'ASSESSORE E DEI LORO CONCITTADINI EXTRACOMUNITARI.

NASCE COSI' IL NUOVO CONCORSO: VINCI UNA CASA POPOLARE!


Produzione: Zanonato Productions
Regia: Assessore Ruffini
Distribuzione: CGIL
Buongiorno e benvenuti alla nuova edizione di “ASILO!”

Il programma di oggi vi da ancora l’opportunità di partecipare al nostro entusiasmante concorso. Sequestra un aereo e vinci una casa popolare in zona Anelli.

Abbiamo già dato via migliaia di euro e migliaia di case da sogno grazie ai contribuenti Italiani.


Qualsiasi persona può partecipare basta che non abbia un passaporto Italiano regolare né un permesso di soggiorno, basta una parola Italiana “ASILO!”.


I premi comprendono un alloggio tutto pagato, assegni sociali iniziando da euro 200 a settimana e la possibilità di guadagnare migliaia di euro chiedendo le elemosine, fare scippi e dare fastidio agli autisti ai semafori.

Il concorso è aperto a tutti coloro che si nascondono nei camion, treni, barche e gommoni.


Nessuna domanda di partecipazione viene rifiutata. Tutto quello che dovete fare è distruggere i vostri documenti e di ricordare la parola magica “ASILO”.


Soltanto questa settimana 140 componenti di una famiglia TalEbana dall’Afghanistan sono arrivati via aerea viaggiando in Classe Capra da Kabul al Marco Polo Venezia dove le forze dell’ordine li hanno accompagnati nelle loro suite lussuose da 400 euro a notte. Si uniscono alle migliaia di altri vincitori.

Se non avete capito le regole non c’è necessità di telefonare ad un amico o chiedere al pubblico basta chiedere il gratuito patrocinio per l’assistenza legale. Centinaia di avvocati, assistenti sociali sono pronti ad assistervi. Non vi costerà un centesimo. Giochi oggi per cambiare la tua vita per sempre.

Terroristi Iracheni, dissidenti Afgani, mafia Albanese, pro-Pinochet attivisti, anti-Pinochet attivisti, trafficanti di droga Kosovari, le tigre di Tamil, gli assassini di massa del Ruwanda, i guerriglieri Somali VENITE QUI .


Affrettatevi a raggiungere gli aeroporti, le aree di sosta dei camion, le imbarcazioni. Non fermatevi in nessun altro luogo venite direttamente in Italia dove sarete sicuramente uno dei fortunati vincitori del concorso ASILO!

CAMICETTA NERA

martedì 5 agosto 2008

FIAMMAVENETA NASCE PER SEMINARE E NON PER RACCOGLIERE E PENSA COME NON DOVESSE MORIRE MAI

La capacità d’impresa, la piazza e la veneta fiamma, contrastanti, simili o complementari?

Il mercato, gli interessi e le idee, contrastanti, simili o complementari?

La società, i desideri e i bisogni, contrastanti, simili o complementari?

Sono i contrasti che fanno riflettere o sono le nostre riflessioni a crearli?

Certo, si può dire di riflessioni o appannamenti mentali, resta il punto principale del dove stare, piuttosto che del dove essere.

Molti stanno solo per interesse, altri per ignoranza, altri ancora in uno strano tipo di contrasto non stanno…

Né da una parte né dall’atra perché tanto è uguale.

Ovvio che per questi ultimi il silenzio dovrebbe esser d’obbligo, accettando ciò che li circonda come risultato di proprie scelte.

Di rado si ha un’identità, viene più semplice identificarsi in altre.

Ben diverso, allora, è essere parte di un gruppo o di una squadra.

Ed è in questo concetto, così vicino nelle parole ma così lontano nell’essere, che sta l’enorme differenza tra il ragionar per tempo o per spazio.

Identificarsi in gruppo di persone stride già nell’italiano, perché ogni persona ha capacità e qualità differenti; un gruppo di persone sta assieme, parla ma non riflette, critica ma non trova soluzioni; un gruppo di persone va allo stadio come in piazza, nella certezza di essere tutti allenatori.

Ma a giocar non se ne parla, l’azione è difficile e deve essere correlata da un’adeguata intelligenza tattica, sapendo che esiste la possibilità di sbagliare un rigore.

Una squadra nasce per collocarvi all’interno persone con capacità diverse in opportuni ruoli, dando loro la possibilità di esprimersi al meglio nel gioco come nel lavoro e nella vita.

Una squadra al contrario del gruppo riesce a ottenere gli obiettivi con precise e mirate azioni, nel pieno rispetto della persona e relativa identità privata.

È più facile per amici, svogliati e, addirittura alle volte malintenzionati, trovare spazio in un gruppo.

Il gruppo infatti, consente forme d’anarchia dove i bisogni nascondono i desideri, gli interessi prevalgono sulle idee e la piazza annulla la capacità d’impresa.

Un movimento, associazione o squadra, invece, nascono da un desiderio…

Che sia romantico, utopistico o criticabile, il desiderio porta idee, le idee fanno crescere la capacità d’impresa.

Fiammaveneta conta nel desiderio, nella disciplina, porta con se il distintivo Veneto, nell’obiettivo più puro del rispetto della persona, del lavoro e della proprietà privata.

In un’Italia governata tramite il compromesso e l’intrallazzo quotidiano, dilaniata da scontri ideologici, fomentati da chi si riconosce soltanto in patrie di parte, fossero il partito dei no, grilli e grillini, girotondi o bivacchi di piazza, la chiesa o la rifondazione comunista; in un’Italietta, incapace di riconoscersi in un unica vera Patria, ridotta a mera pedina su di uno scacchiere internazionale, in cui l’unico obiettivo pare quello di rimanere a galla per più tempo possibile, l’uomo di fiammaveneta si distingue per davvero.

Perché voler essere di fiammaveneta vuol dire essere sempre, dovunque, comunque e prima di tutto veneti.

Perseguire la morte di tutte le fazioni, purché si salvi il Veneto.

Vuol dire aderire totalmente ad una visione della società fondata sul merito e sui valori reali della vita, disdegnando il materialismo e la grettezza.

Vuol dire perseguire senza compromessi questo ideale, rifiutando di vendere la propria coscienza qualunque sia il prezzo, plasmando ed infondendo il proprio spirito nella civiltà europea, e riaffermarlo con decisione anche nel mondo contemporaneo.

Vuol dire, insomma, aderire ad un modello di onestà e di integrità morale guadagnandosi per questo il rispetto anche degli avversari d’opinione.

CANARINO FEROCE


sabato 2 agosto 2008

IL TAR VENETO COLPISCE ANCORA


Il TAR del Veneto non finisce di stupire con sentenze che mandano all'aria anni di lavoro delle amministrazioni comunali.
Soprattutto quelle del centrodestra sembrerebbe...
E comunque, more solito, distrugge ogni atto, anche se non impugnato, con una semplicità talmente inquietante, che pare quasi fatta a posta per mettere in seria crisi gli amministratori locali.


E' caduta nella rete anche Cittadella.
Vediamo perchè e quali sono le conseguenze, aiutandoci con l'analisi svolta da Nicoletta Masetto giornalista de il Gazzettino di Padova, che oggi a pag.XII della cronaca locale scrive:


“Il Tar azzera il Piano per gli insediamenti produttivi "Rometta". Con una sentenza, pubblicata nei giorni scorsi, che rischia di avere un effetto "bomba".

Il Tribunale amministrativo regionale ha di fatto dato torto al comune di Cittadella accogliendo in toto il ricorso di un'industria privata (la cui proprietà ricade nel terreno interessato dal Pip).

L'amministrazione si vede così annullata la delibera consiliare, con cui il 7 aprile del 2008 approvava il Piano, e tutti gli atti conseguenti.

Tra questi anche la delibera che vede, l'8 aprile 2002, la costituzione da parte del Comune della "Zitac", una società di trasformazione urbana (Stu), nata dalla partecipazione del Consorzio Zip e di Mip Engineering.

La prima sezione del Tar ha accolto di fatto tutte le eccezioni e i vizi di illegittimità sollevati dai legali dell'azienda privata. Tutto parte quando il Comune approva, il 7 aprile 2001, il Piano per gli insediamenti produttivi denominato "Rometta". Un piano che, però, non tiene conto del fatto che, in quell'area del tutto inedificata, si trova l'azienda ricorrente. L'azienda, infatti, è proprietaria di un fabbricato produttivo ubicato nel comune di Tombolo il cui sedime forma un corpo unico con un'area di circa 8 mila metri quadrati situata nel territorio comunale di Cittadella. Il terreno che ricade in quest'ultima zona è inserito in un'area inedificata di circa 528 mila metri quadrati classificata come "D2 di espansione". Questo terreno, in seguito alla scelte pianificatorie del Comune, si trova improvvisamente a essere destinato all'esproprio. L'attuazione dle Pip, sempre su decisione comunale, viene affidata al una Stu, Società di Trasformazione Urbana, denominata Zitac Spa, costituita per l'occasione, e che vede in questa operazione il suo primo intervento. Nel ricorso, il privato aveva fatto presente il fatto che l'espropriazione nei suoi confronti non comportava semplicemente la perdita della proprietà, ma si rifletteva sulla stessa attività, eliminando ogni possibilità di sviluppo e con essa la sopravvivenza dell' attività. Il Tar ha accolto una serie di punti del ricorso. A cominciare dal primo: il Comune non ha comunicato al privato l'avvio del procedimento, come prescrive, invece, senza sconto di discrezionalità, la legge. Ma la vera e propria batosta è il pronunciamento sulla Zitac e sui compiti effettivi di una Stu. L'istituto della società di trasformazione urbana, introdotto dalla Bassanini bis, stabilisce che la società di trasformazione urbana possa acquisire aree ed immobili, trasformandoli in conformità al Prg attraverso opere di urbanizzazione, edificazione di opere pubbliche e recupero del patrimonio edilizio esistente; quindi procedendo in via obbligatoria all'alienazione di tutti gli immobili recuperati o realizzati. Il legislatore pensa, dunque, alle Stu per processi di riqualificazione urbana; esse costituiscono un ulteriore strumento dell'ente locale per intervenire, con il contributo del privato, su tessuti urbani degradati allo specifico scopo di riordinarli, di migliorarne la funzionalità e quindi di porli sul mercato. "Deve pertanto escludersi che tale strumento possa utilizzarsi per urbanizzare zone residenziali di espansione e cioè zone sostanzialmente inedificate, e quindi, deve escludersi che la citata società possa essere utilizzata per realizzare ex novo piani per gli insediamenti produttivi".”

Veramente inquietanti le conseguenze per tutta l'area di insediamenti produttivi della Zitac.
Ma il TAR del Veneto non sembra preoccuparsi delle conseguenze...

Ora la parola spetta al Consiglio di Stato. Sede... Roma.
Speriamo che Roma salvi Rometta, sistemando i danni provocati da Venezia...
Altro che federalismo!

Intanto ci auspichiamo che la pulizia del Veneto cominci anche dal TAR!
Ma non ditelo a Galan...
Potrebbe offendersi come all'epoca delle nomine dei direttori generali delle AUSSL...

SOLDATO RYAN... ALLA CONQUISTA DI PADOVA!

Sono arrivati i 45 soldati che da lunedì pattuglieranno le strade di Padova.

Si sono presentati sull'attenti, su un viale della caserma Mario Romagnoli, dove hanno portato a termine il loro addestramento. Sono uomini scelti all'interno della Brigata Artiglieria Contraerei comandata dal Tenente colonnello Carlo Libanori.

Ieri pomeriggio hanno ascoltato il saluto del prefetto, Michele Lepri Gallerano, del sindaco, Flavio Zanonato e dell'assessore provinciale alla Sicurezza, Mario Verza, arrivati nella caserma assieme agli altri componenti del Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza.

«Avrete poteri importanti - ha detto il Prefetto -, come identificare e perquisire le persone, compiti delicati che so saprete mettere in pratica al meglio. Siete chiamati a dare un forte contributo per migliorare la sicurezza di Padova».

Anche il Sindaco Zanonato ad accoglierli?
Solo per dovere istituzionale... Ve lo diciamo noi che abbiamo sentito le sue amenità quando intervistato da Radio Anch'io rinnegava la possibilità secondo la quale, per cercare di ripulire Padova, sarebbe stato mandato un plotone ad assistere le Forze dell'Ordine già presenti nella città del Santo.

Ma il plotone non basterà!
Per ripulire Padova bisogna mandare via proprio lui... e la sua assessora alla casa...

Ancora sette - otto mesi e poi ci proviamo...
Intanto buon lavoro soldato Rayan!

Pianta la nostra bandiera sul tetto di Palazzo Moroni!

FIAMMA VENETA

BOICOTTA LE OLIMPIADI NELLA TERRA DEL TERRORE

A differenza di tutte le precedenti edizioni dal 1984 in poi, questa volta non seguirò nemmeno una gara, una partita, una sola azione delle Olimpiadi.
Non per gli orari notturni, non per il doping, non per disamore dello sport...
  • 1992: emesse 1879 condanne a morte, eseguite 1079

  • 1993: emesse 2564 condanne a morte, eseguite 1419

  • 1994: emesse 2486 condanne a morte, eseguite 1791

  • 1995: emesse 3612 condanne a morte, eseguire 2535

  • 1996: emesse 6101 condanne a morte, eseguite 4367

  • 1997: emesse 3152 condanne a morte, eseguite 1876

  • 1998: emesse 2701 condanne a morte, eseguite 1769

  • 1999: emesse 2088 condanne a morte, eseguite 1263

  • 2000: emesse 1939 condanne a morte, eseguite 1356

  • 2001: emesse 4015 condanne a morte, eseguite 2468

  • 2002: emesse 1921 condanne a morte, eseguite 1060

  • 2003: emesse 1639 condanne a morte, eseguite 726

  • 2004: emesse 5900 condanne a morte, eseguite 3400

LA VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI IN CINA E' ALL'ORDINE DEL GIORNO... LO SPORT NON C'ENTRA!

FREE TIBET!


FIAMMA VENETA