LE DUE VELOCITA'


SI PARLA DI POLITICA, NAZIONALE O LOCALE, IN
MANIERA SATIRICA O SERIOSA.
SI CERCA DI NON
OFFENDERE NESSUNO E SE CAPITA CE NE SCUSIAMO SIN DA SUBITO.

OGNI VOSTRO COMMENTO E' GRADITO.

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mercoledì 18 febbraio 2009

RESTA... FALLO PER NOI!!!


Ma dove vai? SI PUO' FARE! Credici!
Notizia del giorno, Walter Veltroni si dimette, dopo 16 lunghi mesi, dalla guida del Partito Democratico...
Cose da non credere... quasi da toccarsi i cosiddetti!
Non sarà mica vero? E invece... Alea iacta est... Impossibile tornare indietro.
Una stagione politica intera finita in un atto di abdicazione del leader massimo del PD italiano.
Anche se noi speriamo ardentemente in un urgente ripensamento.
Intanto...
Ridono a crepapelle i comunisti italiani, i rifondatori dei comunisti italiani, i riformatori dei comunisti italiani, quelli della falce italiani, quelli che il martello italiani, i sinistri critici italiani, i sinistrorsi incazzati italiani, i sinistroidi falciati italiani, i martellisti di sinistra italiani, i P.T.C.P.P.I., i C.C.C.P.I., i C.F.M.P.I., altri 0.000001%.
Sogghignano sotto i baffi i verdi arcobaleno, i verdi sole che ride, i verdi verdi, i verdi rossi, i verdognoli, i verdastri, quelli che l'ecologia spicciola, gli amici degli amici dell'ambiente, il W.V.F. (Walter Veltroni Fan club), l'azzurro che se la ride sopra i verdi prati in fiore, altri 0.000001%.
Pregano i TeoDem, i margheriti cattolici riuniti, i cattolici in gruppo nella margherita, i Margarita Cocktail, quelli che l'aborto non si può, quelli che l'eutanasia il Papa non è d'accordo, altri 0.000001%.
Si liberano i liberal democrat, i democratici liberali, i liberi di essere democratici, i democraticamente liberi, i libertini, i libercoli, i liberticidi, altri 0.000001%.
Tirano un sospiro di sollievo i bersaniani, i dalemiani, i franceschini, i rutelliani, i bindiani, gli indiani, i cowboy, i sudisti ed i nordisti, altri 0.000001%.
Bestemmiano in turco gli ottaviani, i soruini, gli illyni, gli iervolini, i basso lini, altri ancora da pervenire... prossimi a venire...
Se ne fregano tutti gli italiani che non si sono fatti prendere per il culo dallo slogan SI PUO' FARE!
Si flagellano i berlusconiani, i finiani e i bossiani, altri 60%. La maggioranza della Nazione...
E ora dove lo troviamo un antagonista così serio, moderato, critico, inteligente...
E soprattutto dove lo troviamo un oppositore con la sua lungimiranza politica...
Uno che aveva strategie da oppositore di lunga durata, almeno vent'anni!
Resta... Fallo per noi!!!

FIAMMAVENETA

mercoledì 11 febbraio 2009

DIVERSAMENTE MARTIRI...


“Il sottosuolo dei vasti altipiani carsici nasconde un mondo di tenebre: abissi verticali e cupi cunicoli che si perdono nel silenzio delle profondità terrestri, caverne immense, tortuose gallerie percorse da fiumane urlanti, sale incantate rivestite di cristalli, antri selvaggi che la fantasia del volgo popolò di paurose leggende.” R. Battaglia

Il termine "foiba" è una corruzione dialettale del latino "fovea", che significa "fossa"; le foibe, infatti, sono voragini rocciose, a forma di imbuto rovesciato, create dall’erosione di corsi d’acqua; possono raggiungere i 200 metri di profondità”
In Istria sono state registrate più di 1.700 foibe. (Nella foto sopra una foiba istriana).

Le foibe furono utilizzate in diverse occasioni e, in particolare, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale per infoibare ("spingere nella foiba") migliaia di italiani, antifascisti e fascisti, colpevoli di opporsi all’espansionismo comunista slavo propugnato da Josip Broz meglio conosciuto come Maresciallo Tito.
A riguardo è interessante riportare quanto affermato da Kardelj (vice di Tito) il quale poté affermare che "ci fu chiesto di far andar via gli Italiani con tutti i mezzi e così fu fatto". Nessuno sa quanti siano stati gli infoibati: alcune stime parlano di 10-15.000 sfortunati.

Le vittime dei titini venivano condotte, dopo atroci sevizie, nei pressi della foiba; qui gli aguzzini, non paghi dei maltrattamenti già inflitti, bloccavano i polsi e i piedi tramite filo di ferro ad ogni singola persona con l’ausilio di pinze e, successivamente, legavano gli uni agli altri sempre tramite il fil di ferro. I massacratori, nella maggior parte dei casi, sparavano al primo malcapitato del gruppo che ruzzolava rovinosamente nella foiba spingendo con sé gli altri.

Nel corso degli anni questi martiri sono stati vilipesi e dimenticati. Considerate che, sfogliando il "Vocabolario della lingua italiana" edito dalla Treccani, ci si imbatte in una definizione parecchio evasiva di foiba: "In geologia fisica, tipo di dolina; in partic., nella regione istriana, grande conca chiusa (derivante da doline fuse assieme) sul cui fondo si apre un inghiottitoio.

Dove sta la verità? Sulla tragica questione foibe siamo dunque ancora alla "donna velata"; non solo sulla sua qualificazione, ma anche sulla sua reale entità. E' però utile chiedersi come mai l'intera vicenda sia rimasta un capitolo oscuro, un capitolo rimosso per tanto tempo. Chi ha avuto l'interesse a lasciarlo nel buio?

In primo luogo - è la risposta degli storici - l'interesse è degli angloamericani. Quando infatti nel 1948 si consuma la rottura tra Tito e Mosca e l'Occidente guarda al Maresciallo come a un possibile prezioso alleato contro l'Urss, viene lasciata cadere ogni idea di approfondire i fatti del 1945: "la spiegazione fornita da Belgrado circa il carattere politico delle eliminazioni e la generale colpevolezza dei morti, diventa una sorta di versione ufficiale accettata dalla diplomazia occidentale che non ritorna sull'argomento".

In secondo luogo "a rimuovere" è il governo italiano con De Gasperi che non gradisce affatto di accendere i riflettori sulle umilianti condizioni accettate per il territorio libero di Trieste (che resterà in mano alleata sino al 26 novembre 1954): "il silenzio storico sulle foibe diventa funzionale al silenzio sul trattato di pace e sulla diminuzione della sovranità nazionale".

Infine, l'interesse a mettere a tacere è anche del Pci, niente affatto portato a tornare su una questione che evidenzia le contraddizioni fra la nuova collocazione di partito nazionale, la vocazione internazionalista e i legami con Mosca.

Foibe. E' il caso di parlarne… Per non dimenticare!
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FIAMMA VENETA

martedì 10 febbraio 2009

E.E. WELL...BE...


E.E. Well...be... Ne siamo sicuri!
17 anni per morire sono lunghi, o sono corti...
17 anni per non avere un attimo di pace, o avere una pace diversa dagli altri hanno senso o non hanno senso...
17 anni per sentire parlare di te e non poter parlare di te sono stati pesanti o volano leggeri...
Ci domandiamo troppe cose, in questo mondo sempre più assurdo, ma ogni volta che c'è una possibile risposta sembra quasi che non ci freghi affatto di averla, la risposta... sembra che ci interessi più la domanda, quand'anche essa è addirittura inutile...
Oppure, se vogliamo metterla sul piano economico ci interessano domanda ed offerta...
Ci dichiariamo liberisti, liberali... Vorremmo essere liberi, libertini...
Ma sforiamo sempre nella libertà degli altri, non accettando che la nostra libertà finisce dove inizia quella del nostro vicino!
Libertà... che Popolo della Libertà siamo... quello del vivi e lascia vivere? Credo di si...
E il negativo di vivi e lascia vivere, non è altrettanto eufemismo di libertà? Sembra di no...
Intanto i giornalisti lucrano e speculano sulla vita e la morte, i mass media fanno audience sulla vita e la morte, la politica si interessa di vita e di morte, argomento sul quale potrebbe lasciar pure decidere ai plebei.
La Chiesa non fa altro che fare quello che ha sempre fatto... intromettersi...
La giusta mediazione tra positivo e negativo?
Forse è... Decidi... e lascia decidere...
Intanto E.E. Well...be!
FIAMMA VENETA