E c'è anche chi gli corre dietro...
Prima il Tricolore... che è stato dimostrato essere padano come esplicitato nel tread del 2 maggio: Il Tricolore? E' Padano... , ora l'Inno d'Italia, scritto da....
"Goffredo Mameli dei Mannelli, nato a Genova il 5 settembre 1827.
Studente e poeta precocissimo, di sentimenti liberali e repubblicani, aderisce al mazzinianesimo nel 1847, l'anno in cui partecipa attivamente alle grandi manifestazioni genovesi per le riforme e compone il Canto degli Italiani.
Nel marzo del 1848, a capo di 300 volontari, raggiunge Milano insorta, per poi combattere gli Austriaci sul Mincio."
Ecco chi ha scritto l'Inno d'Italia, un Padano più di Bossi...
Ma forse il tremendo errore di Mameli fu quello di voler a tutti i costi difendere Milano contro gli Austriaci.
E con soli 300 uomini... Mentre il Senatur ha 300.000 fucili pronti.
Non si sa, però, verso chi siano puntati o se addirittura siano appuntiti o da dove siano spuntati.
Non avesse avuto questo ardire, Mameli, oggi la Lombardia sarebbe sotto l'Austria...
E il Veneto ancora sotto la Serenissima...
Magari! I lumbard non avrebbero potuto alla fine del secolo scorso esercitare il loro dominio politico sui Veneti e oggi ci ritroveremmo con il Veneto libero dai condizionamenti non solo di Roma, ma soprattutto di Milano!
Il Veneto ha il diritto di chiedere giustizia verso se stesso una volta per tutte.
E allora fuori dal Veneto anche chi vorrebbe che a decidere le nostre sorti non siamo noi, non sia più Roma, ma diventi Milano.
A che gioco vogliamo giocare?
Intanto anche noi Veneti quando vediamo alzare la Coppa del Mondo o una Medaglia d'Oro alle Olimpiadi, magari da un nostro conterraneo, ci crogioliamo di sentire come Mameli racconta che la VITTORIA E' SCHIAVA DI ROMA!