Il ministro Gelmini annuncia il ritorno del grembiule nelle scuole primarie.
Forse servirebbe anche la dotazione classica dei maestri anni '60: bacchetta di legno a mò di scudiscio con piccoli nodi esposti, batteria di ceci o sassi di cava acuminatamente aguzzi, mano sempre tesa allo scappellotto tra capo e collo.
Eh si, perche' nel 2008 ormai non si capisce più niente.
La maestra da uno scappellotto allo scolaro e questo va in crisi di identità, si sottomette a cure psichiatriche, arriva al punto di negare ogni evidenza, coinvolgendo anche la famiglia, che pur di difenderlo si trincera dietro a psicosi di freudiana memoria.
Una volta la maestra dava uno scappellotto e se lo venivano a sapere a casa le prendevi di santa ragione! E' successo anche a noi che non siamo molto anziani.
Oggi invece lo scolaro non lo devi opprimere con le tue esigenze didattiche cara maestra.
E' questo lo sbaglio che fai continuamente.
Se no la famiglia si organizza con querele, esposti al provveditorato...
E sì la famiglia... Sempre dall'avvocato a chiedere pareri.
E, finito dall'avvocato, tutti in analisi dallo psichiatra.
Poi si presentano i certificati medici, lo scolaro sta a casa, brutto ambiente la scuola, si sente a disagio...
Non lo vorremo mica far crescere con i complessi!
Intanto la maestra perde il posto, solo per aver fatto onestamente il suo lavoro di maestra, per uno scappellotto ben assestato e doveroso.
Lo dicono in tutta la scuola! Avesse cominciato prima la maestra a menar scappellotti, non saremmo a questo punto.
Ma... siamo nel 2008 e non si può!
Cara maestra, allora, meglio se gli dai una caramella ogni tanto...
Se no arriva un altro maestro, che con un'intera scatola di cioccolatini, acquista la fiducia dello scolaro, che tutto d'un tratto si rimette a fare i compiti, rinascono in lui gli interessi e, in famiglia, si ride e si scherza.
Chi non ci metterebbe la firma su una situazione familiare idilliaca con il nuovo maestro, piuttosto che tutti i problemi psichici che ha creato quell'antipatica della maestra?
Portiamo esempi concreti alla nostra tesi:
La Scuola nel 1960 contro la Scuola nel 2008
Scena: Giovanni e Marco si picchiano dopo le lezioni.
1960 – Un gruppo di ragazzi si forma intorno a Giovanni e Marco per guardarli. Marco vince. Giovanni e Marco si danno la mano e diventano grandi amici.
2008 – La polizia è chiamata, i reparti speciali arrivano, Giovanni e Marco vengono arrestati. I cellulari con le riprese video della lite vengono confiscati come prove. I ragazzi vengono accusati di aggressione aggravata, vengono emesse delle ingiunzioni ed entrambi sono sospesi da scuola anche se è stato Giovanni a provocare la lite. Il video viene diffuso e visto su 6 siti internet diversi.
Scena: Mario non riesce a stare fermo in classe e disturba gli altri studenti
1960 – Mario è mandato dal Preside e viene punito con una bella bacchettata sul sedere. Mario torna in classe, rimane fermo e non disturba mai più la classe.
2008– A Mario vengono somministrate enormi dosi di Ritalin. Va in cura psicologica fino alla morte. Diventa uno zombie. Le viene diagnosticato un disturbo di deficit di attenzione e iperattività. La scuola riceve dei fondi dato che Mario ha una disabilità. Mario non finisce la Scuola.
Scena: Paolo rompe un finestrino della macchina del suo vicino. Suo padre gli da una bella passata con la cintura.
1960 – Paolo sta molto più attento la prossima volta, cresce normalmente, va all’università e diventa un imprenditore di successo.
2008 – Il papà di Paolo viene arrestato per maltrattamento di minore. Paolo viene portato via dalla sua famiglia e vive con una famiglia affidataria. Lo psicologo racconta alla sorella di Paolo che anche lei è stata abusata e il loro padre va in galera. La mamma di Paolo ha una relazione con lo psicologo. Lo psicologo diventa direttore didattico.
Scena: Marco, studente, porta delle sigarette a scuola.
1960 - Marco fuma assieme al Preside nella zona fumatori.
2008 – La polizia è chiamata, Marco viene espulso da scuola per possesso di stupefacenti. La sua macchina è perquisita per droga e armi.
Scena: Vinh viene bocciato in Italiano alle superiori.
1960 – Vinh segue un corso di recupero in Italiano, viene promosso e va all’università.
2008 – Un gruppo locale per i diritti umani segue la causa di Vinh. Articoli appiano nei quotidiani a livello nazionale spiegando che facendo si che la lingua Italiana sia fondamentale per diplomarsi è razzista. Le associazioni per i diritti civili fanno causa alla Scuola e all’insegnante di Vinh. L’Italiano viene escluso dal curriculum nazionale. Vinh riceve il suo diploma ma finisce a tagliare erba come lavoro perché non sa parlare Italiano.
Scena: Giovanni prende dei petardi e li mette in una bottiglia fatta a forma di aereo e fa saltare un formicaio
1960 – Le formiche muoiono.
2008 – La Sicurezza nazionale e squadra anti-terrorismo vengono chiamate e Giovanni è accusato di atti terroristici. Squadre speciali interrogano i genitori, i fratelli di Giovanni sono portati via, i PC vengono confiscati, il papà di Giovanni è sulla la lista nera dei terroristi e non può più volare .
Scena: Giovanni durante la ricreazione a scuola cade e si graffia un ginocchio. La sua maestra, Mary, lo trovo piangendo e lo abbraccia per consolarlo.
1690 – Giovanni si sente meglio e torna a giocare con gli amici.
2008 – Mary viene accusata di molestie sessuali e perde il suo lavoro. Fa tre anni di galera. Giovanni rimane in cura per 5 anni. Diventa omosessuale.