IO, DA DONNA, MI VERGOGNO DI CONDIVIDERE QUESTO MONDO CON IL SESSO MASCHILE!
Lo stupro si definisce nell’abusare sessualmente di una persona non consenziente.
Punto!
Questo atto non trova alcun riscontro nel regno animale salvo che nell’homo sapiens il quale, secondo definizione, dovrebbe essere l’unico essere del regno animale a possedere un’intelligenza tale da discernere tra il lecito e l’illecito.
La violenza è peculiare nell’homo sapiens in quanto è l’unico essere del regno animale che riesce ad esternare violenza ad un suo pari senza che ciò rappresenti un atto di difesa, la conseguenza di uno stimolo di fame, o semplicemente l’invasione del proprio territorio.
La violenza verso i minori e le femmine della propria razza, nel regno animale, normalmente viene punita con la morte – da parte del proprio gruppo di appartenenza. Questo non per motivi etici (che mancano negli animali inferiori) ma unicamente perché questo è in contrasto con la regola di proliferazione e mantenimento del proprio gruppo.
Ora veniamo ai fatti di questi tempi recenti, anche se, in passato, non è che tali fatti non avvenissero. Solo, probabilmente, venivano messi a conoscenza del più largo pubblico in modo molto minore per motivi di vergogna o paura o altro.
Alcuni esempi:
Nel Reame dell’Arabia Saudita, una violenza sessuale su un minore o donna non consenziente, viene punita in modo esemplare. Il colpevole viene giudicato, condannato e portato entro 24 ore, in una struttura ospedaliera. Viene fatto, con tutti i crismi chirurgici del caso, un intervento di amputazione di una mano ed il colpevole si risveglia, esaurito l’effetto dell’anestesia e nel suo comodo letto di ospedale, con una mano in meno. Un deterrente certamente efficace.
In Romania, secondo informazioni avute, un colpevole di violenza sessuale su minori o donne non consenzienti; dopo l’incarcerazione ha un’aspettativa di vita da 1,5 a 2,5 giorni. Gli altri carcerati non gli danno alcuna possibilità di sopravvivere.
In molti altri paesi del mondo queste persone non subiscono neppure un processo ma vengono sommariamente eliminate.
Assunto che non ci sono giustificazioni di nessun genere (trascorsi ambientali, povertà, istruzione, ecc.), una persona che commette atti di violenza sessuale contro minori o donne non consenzienti non può essere accolto dal genere umano ma deve essere considerato come un’animale che ha attaccato un essere umano. Quindi una bestia da abbattere senza troppe scusanti o pietismi.
Se una persona dovesse violentare nostro figlio, o nostra moglie, non avremmo alcun problema o remora mentale a togliergli, con estrema tranquillità d’animo, la vita.
Punto !
Ed ora meditate a cosa fareste a quella persona se violentasse vostra figlia o vostra moglie….
Per noi non ci sono scuse ne giustificazioni quando si tratta di violenza sulle donne, minori, disabili e anziani sopratutto quando il reato è di natura sessuale.
Quando si parla della nuova forma di schiavitù, la tratta degli esseri umani a scopo della prostituzione, forse dobbiamo parlare di adulti che sono schiavi del proprio impulso sessuale.
Non è possibile che oggi, in una società “civile”, troviamo via internet materiale pedopornografico, mezzo che permette alle persone di scambiare foto, video e immagini dove si vedono bambini e bambine abusati da adulti i quali devono soddisfare il loro stimolo sessuale.
Quanti abusi sessuali ci sono in famiglia ? Come mai, oggi, con tutte la campagne contro la violenza e violenza sessuale soprattutto quando si tratta di minori, ci sono ancora delle persone incapaci di controllare i loro impulsi? Incapaci di distinguere tra il giusto e lo sbagliato nonostante le leggi?
Per noi è ora di pensare alla castrazione chimica, se non alla pena di morte!
Perchè oggi, si pensa troppo spesso ai diritti dell'accusato e quasi mai ai diritti delle vittime e delle potenziali vittime.
Poster realizzati dagli studenti dell’ISA Fanoli su un progetto organizzato dalla Commissione Parità e Pari Opportunità di Cittadella, Presidente Splendora Berrè, in collaborazione con il Comune di Cittadella, il Comune di Fontaniva e la Provincia di Padova.