Mi stupisco fortemente dell’arida polemica sorta dopo le dichiarazioni di Berlusconi sulla sacrosanta e giusta battaglia che vuole dare il voto agli immigrati.
Non riesco francamente a capire come si possa insistere a non voler permettere questo diritto fondamentale a cittadini che si comportano così bene e che ogni giorno che passa ci spingono a vergognarci di essere Italiani.
Anche perché siamo nell’epoca del multiculturismo, della globalizzazione, urliamo il nostro no all’apartheid, stiamo tifando per un Presidente Americano di colore, ci riempiamo la bocca di termini come socializzazione, integrazione, interazione.
E’ il XXI secolo! Non ce ne siamo accorti?
E’ ora di riconoscere i nostri sbagli e di non chiedere solo doveri a questi poveri perseguitati.
Dobbiamo dare dei diritti alle persone che vogliamo integrare e che vogliono interagire con la nostra società, la nostra cultura e la nostra religione.
Basta veti!
Anche Fini è d’accordo, pur avendo chiosato l’intervento del nostro leader maximo, considerando possibile il voto solo agli immigrati che si comportano bene, che dimostrano di avere un’intonsa fedina penale, che lavorano, che contribuiscono a pagare le tasse ed ad aumentare il PIL.
Tantissimi sono gli immigrati che si pregiano di queste virtù.
Basti pensare a quasi tutti i giocatori dell’Inter e del Milan, alle ballerine di Buona Domenica o ai migliori artisti di Amici della Maria De Filippi…
In tutto questo, quindi, considero veramente da chiudere subito la sterile e strumentale polemica...
Va tenuto conto che il primo punto del programma del PDL è sulla sicurezza.
Nei primi cento giorni Berlusconi e Fini hanno detto che saremo dotati di uno strumento legislativo che sarà caratterizzato da certezza della pena e che, soprattutto, vedrà finalmente perseguibile il reato di clandestinità.
Allora perché non dare il voto ai giocatori dell’Inter e del Milan, alle ballerine di Mediaset e agli amici di Amici.
Tutti gli altri immigrati dovranno essere rispediti a casa con il primo aereo e organizzeremo dei seggi in tutte le carceri della Romania, del Marocco, dell’Albania, etc., etc.
In modo che gli immigrati reintegrati nei loro Paesi d’origine, assicurati alla giustizia dei loro carcerieri, potranno eleggere i loro rappresentanti nelle circoscrizioni carcerarie dei Paesi extra e neocomunitari.
I diritti vanno garantiti! FIAMMA VENETA