VINTA CAUSA IN CINA, STOP A FALSI ROCHER!
E' gia' duro per le aziende italiane, come anche per tutte quelle straniere in genere, entrare in Cina, superare le resistenze verso i prodotti occidentali, costruire una rete commerciale, investire sul posto, per poi trovarsi ad avere a che fare con un nemico forte ed 'invisibile' come l'industria del falso".
Questa sentenza, aggiunge la Ferrero, "apre scenari di sviluppo nuovi, capaci sempre piu' di attrarre capitale d'investimento straniero in terra cinese.
Ferrero ha visto definitivamente riconosciute le sue ragioni, dopo il fosco inizio della vicenda nel corso del quale il 6 Febbraio 2005 aveva perso nel giudizio di primo grado, nonostante i Tresor Dore' della Societa' cinese fossero una evidente ed illecita imitazione dei Ferrero Rocher.
Rocher e' la pralina leader in Europa, si tratta quindi di un caso emblematico per la tutela dell'industria di marca in Cina e di un apprezzabile avanzamento della giurisprudenza cinese verso migliori standard di protezione della proprieta' industriale".
Nel paese orientale Ferrero è con Rocher leader assoluto delle praline e protagonista del crescente mercato del cioccolato.
Giovanni Ferrero, responsabile dell'area business del Gruppo Ferrero stesso dice "La sentenza favorevole di oggi rafforza la volonta' della proprietà di guardare alla Cina come un mercato di grande interesse per il futuro".
Né cornuti né mazziati…
Vinta la causa invadiamo la Cina di Ferrero Rocher.
Una volta tanto il Made in Italy viene tutelato dagli attacchi impossibili.
Basta che la politica e la diplomazia facciano il suo dovere.